sabato 30 marzo 2019

5° Incontro - La giustizia sociale


Lettera di Giacomo – Capitolo 5 (TILC - Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente)


Contro i ricchi
1E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi. 2Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme. 3Il vostro oro e il vostro argento sono pieni di ruggine, e quella ruggine sarà una prova contro di voi: essa vi divorerà come un fuoco. In questi giorni, che sono gli ultimi prima del giudizio, voi avete accumulato ricchezze. 4Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il Signore Onnipotente. 5Voi avete vissuto quaggiù sulla terra in mezzo al lusso e ai piaceri sfrenati: vi siete ingrassati come bestie per il giorno del macello. 6Avete condannato e ucciso persone innocenti che non hanno la forza di difendersi.
Pazienza e sincerità
7Fratelli, siate dunque pazienti, fino a quando verrà il Signore. Guardate il contadino: egli aspetta con pazienza che la terra produca i suoi frutti preziosi, aspetta le piogge di primavera e le piogge d'autunno. 8Così siate pazienti anche voi, e fatevi coraggio, perché il giorno del ritorno del Signore è ormai vicino.
9Fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, perché il Signore non vi condanni. Il giudice sta per venire!
10Ricordatevi dei profeti che hanno parlato per incarico del Signore. Prendeteli come esempio di pazienza e di fedeltà anche nelle sofferenze. 11Noi diciamo che sono beati quelli che, come loro, hanno saputo resistere. Voi avete sentito parlare della grande pazienza di Giobbe, e sapete quel che il Signore gli ha concesso, alla fine. Sì, il Signore è pieno di misericordia e di compassione.
12Fratelli, soprattutto non fate giuramenti: né per il cielo né per la terra né in qualunque altro modo. Semplicemente, dite 'sì', quando è sì; dite 'no', quando è no. Così non sarete condannati da Dio.
La preghiera e la vita
13Se qualcuno di voi è nella sofferenza, preghi. Se invece qualcuno è contento, lodi il Signore cantando salmi.
14Se qualcuno di voi è malato, chiami i responsabili della comunità. Essi preghino per lui e lo ungano con olio, pregando il Signore.15Questa preghiera, fatta con fede, salverà il malato, e il Signore gli darà sollievo. Inoltre, se il malato avesse commesso dei peccati, gli saranno perdonati.
16Confessatevi a vicenda i vostri peccati e pregate gli uni per gli altri, così che possiate guarire. La preghiera sincera di una persona buona è molto potente. 17Il profeta Elia era soltanto un uomo, come noi. Egli pregò con insistenza chiedendo che non venisse la pioggia, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18Poi pregò ancora, chiedendo che piovesse, e dal cielo venne la pioggia, e la terra fece crescere i suoi frutti.
19Fratelli miei, se uno si è allontanato dalla verità e un altro lo riporta sulla giusta strada, 20sappiate quel che vi dico: chi aiuta un peccatore ad abbandonare la strada sbagliata lo salverà dalla morte e otterrà per lui il perdono di molti peccati.
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AMBITO ESPERIENZIALE
Domande per riflettere in sottogruppi:
  1. Accumuliamo ricchezze per garantirci il futuro?
  2. Accumuliamo ricchezze rubate ad altri?
  3. Siamo capaci di condividere la nostra ricchezza con altre persone in difficoltà? o su progetti eticamente sostenibili?
  4. Ci preoccupiamo di quali strategie economiche garantiscono i ns risparmi? Sono eticamente sostenibili?
  5. Quando compriamo qualcosa abbiamo un idea di chi l'ha realizzato? In quali condizioni? A che prezzo?
  6. Ci ricordiamo della preghiera solo nelle difficoltà?
  7. Ci ricordiamo di ringraziare Dio nella gioia? e nelle risoluzioni felici?
  8. Siamo capaci di avere pazienza nella preghiera, di attendere ciò che Dio vuole offrirci in relazione a quello che abbiamo chiesto?
  9. Siamo capaci di leggere o meglio di interpretare le proposte anche parziali che Dio ci offre?
  10. Siamo capaci di pregare per i nostri peccati, ma anche per quelli degli altri?


Appunti argomenti esposti
La ricchezza accumulata a garanzia del futuro è impura perché è manifestazione di non confidare in Dio, qualche risparmio però può aiutarci nelle nostre e nelle altrui difficoltà prevedibili od impreviste.
La ricchezza, rubata ad altri uomini ed ostentata - che pur rende piacevole la vita terrena - non è un modello Cristiano.
La ricchezza ottenuta onestamente, non è male se viene usata secondo l'etica dell'amore cristiano; è pur vero che il tono di accusa di Giacomo fa eco alle molte parabole di Luca sul tema dei comportamenti sbagliati dei ricchi:

il ricco stolto che accumulava grano per sé senza porsi altre domande sul senso della sua vita senza Dio;

l'amministratore disonesto che dimostra l'impossibilità di servire il proprio interesse e Dio

il ricco mangione che fingeva di non vedere le sofferenze del povero, che infine viene condannato da Dio, mentre Lazzaro viene consolato

il ricco rigoroso cui Gesù chiede forse provocatoriamente, di vendere tutto, distribuirlo ai poveri e di seguirlo il piccolo ricco disonesto ma ravveduto: Zaccheo i ricchi insensibili capaci di intessere relazioni di amicizia dopo avere collaborato a progetti di morte (Erode e Pilato).

Anche la ricchezza accumulata come risparmio di sicurezza ci chiama a scelte di investimento eticamente sostenibili.

Per affidarci a Dio e resistere alla forza del male, fino alla venuta del Signore servono:
la costanza dell'agricoltore (lavora tutte le fasi e infine spera, senza garanzie),
la perseveranza dei profeti (sopportazione anche fisica e fiducia),
la pazienza (FEDE) dei Santi, beati nella misericordia di Dio.
la mitezza nelle relazioni degli uomini saggi,
la concretezza degli uomini di parola, che non stravolgono la verità e piuttosto tacciono.
la comunione fraterna degli uomini che vedono il volto di Dio nei fratelli, per aiutarci l'un l'altro nelle sofferenze e nelle difficoltà, ed anche a non cadere in tentazione nelle manifestazioni di Satana,

Tutti questi aspetti si riflettono nella preghiera costante, ostinata e fedele nelle sue molte forme:
  • nella prova (per chiedere aiuto a Dio)
  • nella gioia (per ringraziare)
  • nella malattia e per i malati
    (la preghiera con fede salva il malato e il Signore gli perdonerà i peccati),
  • comunitaria - gli uni per gli altri - perché siamo tutti peccatori


Costanza, perseveranza e pazienza (FEDE) nella preghiera richiedono da parte nostra una continua attenzione per cogliere nei cambiamenti in atto, la risposta di Dio, o piuttosto una fase di un percorso di cambiamento che Dio mi propone.
Scheda dell'incontro (PDF)

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